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QUANDO L'INNOVAZIONE INCONTRA LE NECESSITA', NASCONO LE SOLUZIONI !

( Leonardo Spacone )

Trasimeno - articolo Lungo Lago - dicembre 2010

 

Sperimentata con successo la prima macchina Entomofaga per la cattura massale dei chironomidi

Questa sì, che è un’innovazione...

Da alcuni mesi l’ingegner Leonardo Spacone, responsabile della Direzione Tecnico Scientifica di Laika®lab, ha presentato l’ultima sua invenzione, che secondo i più dovrebbe essere una vera e propria soluzione all’annoso e fastidiosissimo problema dei chironomidi sul lago Trasimeno. Per capire bene come funziona questa macchina e come verrà usata abbiamo intervistato proprio il diretto interessato.
 

Ingegner Spacone, il macchinario realizzato cattura i chironomidi, ma in particolare cosa sono i chironomidi?
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Questi insetti, che non pungono, sono diventati infestanti a seguito dei processi di eutrofizzazione subiti dal lago Trasimeno e dei fenomeni di anossia derivanti dalla scomparsa di idrofite (piante caratteristiche degli ambienti lacustri) che un tempo ossigenavano le acque. Le larve di questo insetto, specialmente la specie Chironomus Plumosus, che nulla ha a che vedere con le zanzare (non sono state immesse come erroneamente si dice per contrastare le zanzare stesse) si riproducono in maniera abnorme in quanto riescono a sopravvivere nella melma dei fondali dell'intera superficie del Lago Trasimeno, specialmente al centro laddove si riproducono in modo incontrollato grazie all'assenza di competitori, predatori (poiché la larva vive sotto la melma) e all'abbondanza di nutrimento. Infatti le larve del Chironomus Plumosus, essendo dotate di emoglobina, da qui il colore rosso della larva, riescono a captare quel poco di ossigeno disciolto nel fango dei fondali».

Come descrive il macchinario realizzato?
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Il prototipo, ideato e realizzato dallo staff LaikaLab - ingegneri e tecnici da me coordinato - basa il suo funzionamento nell'attrarre gli insetti all'interno di una camera di cattura che compie il suo ciclo di chiusura e aspirazione ad intervalli di tempo variabili a seconda della quantità di insetti in sciamatura».

Quali sono le performance del prototipo costruito?

«Il prototipo ha subito dimostrato la sua efficacia catturando oltre due chili di Chironomus Plumosus in una sola notte di sciamatura, soprattutto femmine (85% - 95%), che attratte dalla luce bianca della camera di cattura, sono state insacchettate automaticamente dalla macchina; in termini numerici si tratta di circa un milione di insetti tolti dal ciclo riproduttivo in atto nel Lago. Se si pensa che ogni femmina depone dalle 400 alle 600 uova di cui almeno il 5% darà origine a nuovi individui, si può affermare che in tre cicli riproduttivi annui si raggiunge un totale di circa 1000Kg di insetti che non nasceranno per effetto delle catture effettuate; è facile prevedere come nel giro di pochi anni sia possibile controllare il fenomeno senza intaccare ulteriormente il delicato equilibrio del Lago con l'uso di sostanze chimiche».

Dove è stato posizionato il prototipo realizzato e quale è il metodo di cattura adottato o vi sono più metodologie ipotizzabili?
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Il prototipo della macchina “per la cattura dei chironomidi” è stato posizionato con la collaborazione del Comune di Castiglione del Lago presso il circolo Velico di Castiglione del Lago.

La postazione fissa sperimentata, raggiunge la sua massima efficacia di cattura solo in occasione delle sciamature intense; abbiamo già sperimentato che l'efficacia maggiore si ottiene andando là dove il fenomeno è più intenso e dove ha origine cioè al centro del lago. Abbiamo perciò realizzato una imbarcazione equipaggiata con una macchina di cattura, e siam rimasti colpiti dall'efficacia e dalla grande quantità di catture effettuate: al centro del lago, la percentuale di insetti catturati è 100% Chironomus Plumosus e il 99% sono femmine».

Come si posiziona questo metodo di contenimento del fenomeno nel novero delle azioni già intraprese dagli Enti preposti?

«Il prototipo di cui sopra si inserisce in armonia all'interno del progetto già in atto, che da anni contiene e gestisce il fenomeno dei chironomidi al Lago Trasimeno, infatti la cattura ecosostenibile dell'individuo adulto è una frontiera integrabile agli attuali sistemi di controllo degli insetti allo stadio larvale. Oltre alle postazioni fisse, stiamo sviluppando delle applicazioni carrellate, adatte a tutte le esigenze sia di pubblica fruibilità degli spazi, che per uso privato.

Resta chiaro che la metodologia migliore per ridurre e contenere il fenomeno delle sciamature di Chironomidi risulti essere quella di catturarli già nel loro ambiente nativo, il lago, prima che diventino un problema per le popolazioni rivierasche oltre che per il turismo».

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